DALLA COCAINA AGLI ANGELI Intervista a Giampiero Turco

PUGLIA D'AMARE24 Quotidiano d'informazione
DALLA COCAINA AGLI ANGELI

Intervista a Giampiero Turco a cura di Nicola Paulillo

Da qualche mese è uscito il libro dello scrittore e regista Giampiero Turco “Dalla cocaina agli angeli” seguito da un trailer, poiché ne è stato tratto un docufilm, che sta spopolando su YouTube. Giampiero, di origini tarantine, negli anni sessanta si trasferisce a Roma per inseguire il suo sogno nel mondo dello spettacolo. Di sotto riporto un’intervista che ho realizzato dove lo scrittore e regista tarantino si racconta e “ci” racconta di come sia uscito fuori dal pericoloso tunnel della cocaina. 

Ciao Giampiero, da quello che ho letto da alcune recensioni del tuo libro e da quello che ho visto riguardo il trailer, volevo che tu mi raccontassi un po’ di questo libro e del docufilm che ne è stato tratto. Come mai hai voluto testimoniare il tuo cambiamento di vita? 
Innanzitutto per chiedere perdono alle mie figlie che ho trascurato e poi questo libro era nel cassetto da un bel po’. Quello che ha sbloccato quest’opera è stato il coraggio di persone e amici come Pino Francata (vero nome Giuseppe Cosenza) e Teresa Lops che, con il loro valido aiuto hanno contribuito nel mio mettermi a nudo e vedere le cose come stanno. Tutto ciò è stato confermato dal comune di Taranto che ha definito “Dalla cocaina agli angeli” un libro di tematica sociale che può divenire un mezzo molto importante nell’aiutare gli altri. Io sono uscito da questo incubo con dolore, e lì ho iniziato ad avere fede e sono stato soccorso dagli angeli che sono le persone che mi hanno aiutato e sostenuto. Pubblicare il libro è stato per me molto terapeutico, perché nonostante gli errori commessi nella vita, è anche un modo di dire: “Io sono questo”. Praticamente, nella stesura del libro, è come se tu avessi dialogato con uno psicologo invisibile. Sì, esattamente, diciamo “un dialogo con me stesso”. 

Tu eri un musicista quando sei entrato in questo tunnel, come mai ti sei ritrovato in questo baratro? 
Ciò accadde quando abbandonai la mia famiglia e la strada che mio padre mi aveva preparato, in quanto al comune di Taranto mi occupavo di cultura, anzi, ero uno dei più giovani visionari della cultura nella sede comunale tarantina. Abbandonai tutto questo per andare a fare il batterista, essendo attratto dal mondo del palco e dal fatto che un big (Alan Sorrenti) mi chiese di seguirlo. Quando registreremo la scena, più in là, nel vederla noterai che, per essere pari agli altri, mi offrirono la cocaina ed io iniziai ad usarla. Da lì in poi, per chiunque, basta un niente e ci casca. Senti che questa roba ti dà energia, una grande forza, euforia, ma in realtà tutto questo è un grande inganno. Ti senti pieno di creatività, sei superiore a tutto e a tutti, ma non è così. Stai solo prendendo in giro te stesso. 

Ci sono due grossi vortici che fanno sì che i giovani ci finiscono dentro: il primo è semplicemente quello di provare; il secondo è per evadere da una realtà probabilmente piena di problemi. Tu non avevi problemi, ma neanche ti sfiorava il pensiero di provarci, ti ci sei trovato dentro soltanto perché avevi abbandonato la tua strada. 
Più che altro per darmi coraggio proprio perché avevo abbandonato tutto: la mia famiglia, la mia casa, insomma tutto ciò che mi dava sicurezza e anche il fatto di essere entrato in un mondo che non conoscevo, un mondo di sogni e per il fatto di suonare sul palco per un personaggio famoso. Ma alla fine ti rendi conto che è solo un grande inganno. 

A chi sta vivendo questa realtà cosa consiglieresti? 
Consiglierei ai giovani di guardare ai valori della propria vita, della famiglia, dei tuoi figli, ecc. dico questo perché con la famiglia tu puoi superare il problema lavorativo, quello economico, puoi uscire da questo baratro e quant’altro. E, soprattutto, è importante anche la fede

Com’è avvenuto il tuo incontro con i monaci tibetani? 
Tutto è cominciato mentre ero nel vuoto più assoluto. Chiedevo aiuto a me stesso, a mio padre, che non c’era più, chiesi all’arcangelo Michele di mandarmi un maestro e, grazie a un quadro di Gesù (che ho visto nella chiesa di Santa Maria di Trastevere, che illuminava tutto l’edificio in cui è ubicato), direttamente dalla piazza in cui mi trovavo. Io sono entrato e ne sono stato attratto, all’interno non c’era nessuno e dopo essermi seduto ho iniziato a parlare con me stesso. Quello è stato l’inizio dei miracoli, sono giunti gli “angeli”.

Il primo angelo è stata una mia amica che non vedevo da tantissimo tempo poiché viveva in America che, tornata a Roma in quel periodo vide nella cassetta postale un invito riguardo un Lama Tibetano che in quei giorni era a Roma. Lei mi invitò a questa cerimonia, stavano festeggiando il capodanno tibetano a Febbraio. Io andai e da quel momento quel “Lama” tibetano fu il mio primo maestro e anche l’ultimo. Dopo la sua morte io ho incontrato altri lama, ma lui è quello che mi ha salvato. Questa esperienza buddista tibetana è stata grande ed è stato fondamentale per me avere fede per la mia costruzione. In effetti è stato un tibetano a dirmi se conosco bene Gesù. io rimasi un po’ sulle mie e poi dissi: “Sì, lo conosco bene dal Vangelo” e lui rispose: “No! Tu devi conoscere bene Gesù!” e mi donò un libro che paragonava Gesù ad una forte trasmissione di energia e di aiuto nella fede, come Buddha e tanti altri. Così ho conosciuto Gesù sotto un altro profilo e da lì, piano piano è ricominciato tutto, specialmente la mia vita. 

Beh, anch’io ho conosciuto Gesù sotto un altro aspetto perché l’ho proprio invitato nella mia vita per mezzo dello Spirito Santo e ogni giorno interagisco e parlo con lui. È una cosa particolare che, forse molti cristiani non riescono appieno a comprendere. 
È vero, grazie a Teresa che mi ha riportato in chiesa, dove io ero lontano da queste cose, dalla messa, dalla comunione perché Gesù lo vedevo come un qualcosa di privato, non pubblico, invece con la chiesa e la messa ho riscoperto delle cose importanti: l’omelia fatta da un prete giusto, dove ne vengo attratto e l’ostia che io sento una cosa mia (oddio ci sono molte cose che non condivido nella messa). Io sono di fede protestante, però, ho conosciuto un sacerdote che mi ha aiutato tanto facendomi esporre i dolci all’interno di un monastero permettendomi, così, di lavorare. 

Personalmente io ho tolto le etichette perché davanti a Dio non ci sarà il cattolico, il protestante o l’anglicano, ma solo il cristiano. Di questo percorso che tu hai fatto cosa ti è rimasto da poter condividere con i giovani affinchè si avvicinino alla fede e non caschino nel mondo lugubre di ogni vizio in genere? 
I giovani, in generale sono delusi, ansiosi ma, comunque sia, sono persone che cercano il valore e la giusta armonia nel rapporto umano. Questo è quello che voglio trasmettere ai giovani. Io, per quanto mi riguarda, sono fortunato perché ho due figlie veramente speciali e quello che dico sempre è di “vivere nel valore giorno per giorno, ossia il valore della vita”. Sono uno con i piedi per terra e faccio le cose in un determinato modo, particolare del mio essere capricorno; io vedo molto il valore delle persone e vorrei trasmettere ai giovani la mia esperienza. Io spero tanto che i giovani abbiano un dialogo, questo è importante e fondamentale.

Il libro che è stato ufficializzato, uscirà a Luglio nella doppia versione italiano – inglese e sarà distribuito anche nelle librerie. Inizierò a fare delle presentazioni a Taranto, nella stessa chiesa dove sono state girate le scene del film, tra l’altro, la stessa chiesa che frequentavo da bambino e ci sarà anche la proiezione di sei minuti del trailer del film. Lì, inoltre, avrò anche un dialogo con i giovani.

Dopo essere uscito da questo tunnel, sei ritornato a lavorare nel mondo dello spettacolo a tempo pieno o hai altro in mente? 
Il mio sogno è di poter comprare dei locali a Taranto vecchia e aprire un centro culturale fornito di bar, ristorante, ecc. Quindi rimango sempre nel mondo della cultura, solo che adesso le cose le faccio per me stesso e non per gli altri. Per quello che sono adesso devo prima dire grazie a Pino Francata e a Teresa, due persone per me molto importanti che mi hanno aiutato; poi ho conosciuto altre belle persone tra cui Gianni Naglieri e Alex Caputo. 

Infine voglio salutare gli artisti che hanno collaborato con me: Teresa Lops nel ruolo di mia madre; Gabriel Micoli che interpreta me da bambino; mia figlia Jessica Turco; Pino Francata, Gianni Giacovelli per il suono, Giovanna Surico, Carmela Stomeo e Gianluca Maggio per il trucco e l’acconciatura. Si ringrazia il comune di Taranto per aver sostenuto il docufilm “Dalla cocaina agli angeli”.
di Nicola Paulillo

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CHIARA FICI INTERVISTA CRESCENZA CARADONNA

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CRESCENZA CARADONNA: tutti i Libri scritti DALL’AUTRICE PUGLIESE in vendita online a prezzi scontati

CRESCENZA CARADONNAtutti i Libri scritti DALL’AUTRICE PUGLIESE CRESCENZA CARADONNA in vendita online a prezzi scontati Acquistare è semplice: clicca sul libro di CRESCENZA CARADONNA che ti interessa, aggiungilo a carrello e procedi quindi a concludere l’ordine https://www.youcanprint.it/autori/2679/crescenza-caradonna.html https://www.mondadoristore.it/libri/Crescenza-Caradonna/aut01499423/ La casa delle arance. Storie di spiriti, credenze, magie, sogni e fantasy Crescenza Caradonna edito da youcanprint…


VITO DIOMEDE : Teatro Van Westerhout, Mola di Bari presenta in tv lo Show dell’ultimo dell’anno.

Quotidiano dir. Crescenza Caradonna

VITO DIOMEDE : Teatro Van Westerhout, Mola di Bari presenta in tv lo Show dell’ultimo dell’anno.

VITO DIOMEDE
FIORDALISO
DAVIDE DE MARINIS
TERRAROSS

Location

Teatro Van Westerhout


Appuntamento per il 31 dicembre 2021 sul canale 14 di TELEREGIONE per seguire questo imprendibile appuntamento televisivo con Vito Diomede ed i suoi ospiti.

 È il secondo anno che lo showman presenta “l’ultimo dell’anno”. 
Il primo fu prima del covid. Scende in pista quindi Vito Diomede alla grande: a lui sarà affidata la chiusura dell’anno 2021 dall’emittente Teleregione, Canale 14 del Digitale Terrestre.

INFO/CONTATTI: direttrice Crescenza Caradonna
e-mail.: pugliadaamareonline@cresycaradonna

INTERVISTA A VITO DIOMEDE di CRESCENZA CARADONNA
Luglio 01, 2020
su:
LEGGI
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CRESCENZA CARADONNA: tutti i Libri scritti DALL’AUTRICE PUGLIESE in vendita online a prezzi scontati

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Vito Diomede: Eccomi nel meraviglioso teatro Van Westehout di Mola di Bari con la responsabile Carmela Surace. IL VIDEO

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pugliadaamareonline@gmail.com

Esclusiva: INTERVISTA a CATERINA RUOCCO di Crescenza Caradonna

Interviste


ESCLUSIVA a cura di  Crescenza Caradonna
11 luglio                                                          2017

INTERVISTA A CATERINA RUOCCO


Caterina Ruocco come ha iniziato ad accostarsi al mondo dell’arte?
Ho sempre desiderato dipingere ma non ne avevo mai avuto l’opportunità. Nel 2009, grazie a mio figlio, ho conosciuto il mondo del dècoupage realizzando per lui dei lavoretti scolastici e da lì ho cominciato ad usare i pennelli per decorare vari oggetti come candele, vetro ecc. Nel 2015 mi sono iscritta alla L.U.T.E. di Rutigliano per seguire un corso di pittura ed è in quella sede che ho cominciato ad usare i colori ad olio.

Quali sono i soggetti protagonisti delle sue tele?
Amo ritrarre i paesaggi, i fiori e, da qualche tempo, ho cominciato a dipingere paesaggi onirici nei quali racconto un po’ del mio vissuto e dei miei ricordi.

Che tecniche pittoriche preferisce usare nel realizzare le sue opere?
Le sfumature dei colori ad olio mi danno molta soddisfazione ma utilizzo anche colori acrilici.

Nata a Battipaglia vive e lavora a Rutigliano, una ridente cittadina pugliese, ha nostalgia della sua terra nativa?
Sono molti anni che vivo fuori e quando ritorno nella mia città è sempre diversa, le strade e i vicoli dove giocavo sono cambiati negli anni e molte persone che conoscevo non le incontro da tempo, mi manca il tempo della spensieratezza e della gioventù passati nel mio quartiere.  Nonostante questo sono tanti anni che vivo a Rutigliano e oramai la considero la mia città, mi trovo bene e ho tante belle amicizie qui.

Lei crede nei sogni?
Ne ha uno che vorrebbe vedere realizzato?
I sogni fanno parte della mia vita, ho sempre viaggiato con la fantasia ma la vita mi ha regalato molte delle cose che sognavo. Non ho sogni particolari, mi basta avere serenità.

Che ruolo ha la famiglia nella sua vita di donna/artista?
Se sono riuscita ad entrare nel mondo dell’arte è stato proprio grazie alla mia famiglia. Mio marito si è accorto prima di me delle mie capacità e mi ha sempre spronato a seguire il mio sogno di dipingere. Sia lui che i miei figli mi seguono nel mio percorso e sono per me motivo di incoraggiamento.

Ha partecipato a numerosi contest e concorsi artistici ottenendo ottimi risultati di pubblico e di critica, quali sono i suoi prossimi impegni futuri?
Questa settimana parteciperò per il secondo anno consecutivo al “multicultirita jazz contest” a Capurso e mi sono già iscritta a diversi concorsi che prenderanno il via in autunno.

GRAZIE DELL’INTERVISTA
Crescenza Caradonna


 

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Grazie a Caterina Ruocco fonte d’ispirazione delle mie semplici poesie colgo, l’occasione per ringraziare tutti gli amici/artisti che son per me linfa poetica del mio scrivere.


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INTERVISTA A CRESCENZA CARADONNA di Giuseppe Di Summa

INTERVISTA A CRESCENZA CARADONNA di Giuseppe Di Summa
BLOG: CAMBIO GIORNO – 2019-


1 – Il sito web ” Puglia d’amare ” Quotidiano d’informazione si occupa di informazione regionale, descrive la Puglia, cosa abbiamo dimenticato della nostra Puglia che vale la pena ricordare al lettore?

Descrivere la PUGLIA non è facile in quanto è una regione profondamente ricca e bella sia a livello turistico che di tradizioni, io mi occupo attraverso il sito web ‘Puglia d’amare’, di far conoscere la regione non solo sotto questo profilo prettamente turistico ma anche promuovendo eventi culturali, artistici, musicali e culturali che da molti anni sono l’attrattiva della mia solare terra nativa.

2- Presentiamo Crescenza Caradonna, ricordando prima noi, che oltre ad occuparsi di questo sito web, scrive anche libri, quindi come nasce la passione per la scrittura, si legge che ha pubblicato 12 libri cartacei, 2 e-book, quindi noi ci accontentiamo, ad esempio, di sapere come si è avvicinata alla poesia? 

La mia vita professionale è dedita alla letteratura e alla poesia, curiosa tra le righe dei fatti, l’informazione è al primo posto tra i miei interessi, amo l’arte in tutte le sue sfaccettature e ho pubblicato 12 libri cartacei e due e-book (classificandomi prima in vari concorsi letterari) che spaziano dalla poesia, a racconti contemporanei e di cronaca oltre numerose poesie, haiku e racconti pubblicati in 47 libri di autore a carattere collettivo.
L’ultimo libro che ho pubblicato a maggio 2019 si intitola

“LA CASA DELLE ARANCE Storie di magie, credenze spiriti sogni” parla di credenze popolari, di spiriti della casa, di gnomi e folletti racconti immaginari o veri come la tagliatrice di vermi, una mia zia dell’infanzia che riemerge dalla memoria, ma anche di un mondo fantasy, tutti gli episodi narrati nel mio piccolo libro, così mi piace definirlo, sono accomunati da due parole ‘terra e ‘amore’ come un sottile filo invisibile che li congiunge dove il sogno è speranza di vita e messaggio comunicativo, il titolo è ispirato proprio all’episodio della tagliatrice dei vermi in quanto, la casa dove si svolge l’episodio narrato, era sempre inondata da un dolce profumo d’arance siciliane comunque mediterranee del nostro bellissimo sud, ma non posso svelarvi tutto bisogna comprare il libro che è prenotabile su tutti gli store on line del web.
La poesia è sempre stata una mia passione sin dall’infanzia poi nella maturità attraverso studi letterari approfonditi è divenuta una delle mie prime priorità letterarie.


3 -Impegnata nelle pubbliche relazioni, si legge di te, come è oggi la comunicazione, con l’avvento dei social? 

E’ quando mi iscrissi ad un corso di pubbliche relazioni e comunicazioni della mia città, dopo la maturità che nacque in me la voglia di relazionarmi con un pubblico ampio che avesse sempre a disposizione notizie ed informazioni non solo leggendo quotidiani cartacei ma digitali sempre a portata di mano come è nel caso di cellulari e tablet, poi mi venne data la possibilità di entrare a far parte di una redazione di un giornale online molto noto del centro- sud nel quale ho lavorato per più di un anno pubblicando articoli giornalmente di vario genere e suggerendo all’editore di confezionarmi due rubriche ad  hoc per me come PRIMA PAGINA QUOTIDIANA e  IL BUONGIORNO, ma come succede tutte le belle collaborazioni hanno un inizio ed una fine così decisi di fondare ed amministrare nel 2016 un giornale online dal titolo “PUGLIA D’AMARE QUOTIDIANO D’INFORMAZIONE” che ad oggi è molto seguito sia a livello nazionale che estero. L’avvento dei social quindi ritengo sia positivo e certamente, se usato con correttezza, anche istruttivo e fruibile a tutti.

4- Quale libro hai in mente in questo momento?

Se intenti il libro che sto leggendo ora, in mente nei miei pensieri, sulla mia scrivania, potrai trovare il libro di Giacomo Leopardi
‘I canti’ se invece intendi in mente come prossimo libro da pubblicare non posso risponderti in quanto sono di indole scaramantica.

5- Nelle nostre interviste abbiamo due domande fisse per gli ospiti, la prima è quella di descrivere il libro preferito, il proprio autore preferito, come nasce questa passione. La seconda, su un altro tipo di passione, riguardo al cibo, cosa ti piace mangiare e cucinare?

Il mio libro preferito è un libro di letteratura a me tanto caro che mi porto dietro dagli anni della scuola il titolo è ‘ANTOLOGIA DELLA LETTERATURA ITALIANA’ di Mario Pazzaglia al quale non rinuncerei mai in quanto mi ha permesso di amare la storia letteraria in senso lato e la poesia.
La cucina? Ho un sito web a tal proposito su giallo zafferano dal titolo “Ricette Facili by Cresy@QUANTO BASTA: Cucinare è poesia”, nel quale posto le mie ricette pugliesi e tanto altro.

6- Impegni per il futuro?

Curare i miei numeri siti web e pagine FB e occuparmi come faccio da anni di organizzare nella mia città Bari eventi culturali – artistici per promuovere l’arte, la poesia e la musica non trascurando l’impegno nel sociale, ultimi il progetto a sostegno del bambino pugliese autistico Gabriele, del quale curo la parte progettuale dalla comunicazione sui social alla grafica e il progetto del giornalista-divulgatore della cultura femminile Luciano Anelli, a sostengo della ‘No violenza sulle donne’ promuovendo nelle radio, nelle scuole e negli eventi un suo video-spot pubblicato suYou tube dove 150 donne e uomini compresa me, hanno messo la faccia segnandosi la guancia del proprio viso con un segno rosso per dire no alla violenza di genere.

Crescenza Caradonna

CHIARA FICI INTERVISTA CRESCENZA CARADONNA

CHIARA FICI INTERVISTA CRESCENZA CARADONNAChiara Fici Freelance Journalist presso Globus Magazine and Globus Radio Station

Tenace e preparata Crescenza Caradonna detta Cresy è un vulcano di idee. Ci potrebbe raccontare come è nata la sua passione per il giornalismo?

La mia passione per la comunicazione ha radici lontane subito dopo la maturità quando mi iscrissi ad un corso di pubbliche relazioni e comunicazioni della mia città, lì è nata in me la voglia di relazionarmi con un pubblico ampio che avesse sempre a disposizione notizie ed informazioni non solo leggendo quotidiani cartacei ma digitali sempre a portata di mano come è nel caso di cellulari e tablet, poi mi venne data la possibilità di entrare a far parte di una redazione di un giornale online molto noto del centro- sud nel quale ho lavorato per più di un anno pubblicando articoli giornalmente di vario genere e suggerendo all’editore di confezionarmi due rubriche ad hoc per me come PRIMA PAGINA QUOTIDIANA e IL BUONGIORNO, ma come succede tutte le belle collaborazioni hanno un inizio ed una fine così decisi di fondare ed amministrare nel 2016 un giornale online dal titolo “PUGLIA D’AMARE QUOTIDIANO D’INFORMAZIONE” che ad oggi è molto seguito sia a livello nazionale che estero.

Ci parli del suo excursus professionale: cosa mette al primo posto nella sua vita?

Vivo e lavoro a Bari, mia città natale, ho viaggiato molto ma la mia terra mi ha richiamato a sè tra i miei diletti c’è quello di scrivere che m’accompagna da diversi anni. Sono curatrice di eventi culturali, continuando a farlo con passione tra pittura, poesia e musica, sono impegnata nel sociale, ultimo il progetto a sostegno del bambino pugliese autistico Gabriele, del quale curo la parte progettuale dalla comunicazione sui social alla grafica e con il giornalista-divulgatore della cultura femminile Luciano Anelli, sostengo il suo  progetto ‘No violenza sulle donne’ promuovendolo nelle radio, nelle scuole e negli eventi attraverso un video-spot pubblicato su Youtube dove 150 donne e uomini compresa me, hanno messo la faccia segnandosi la guancia del proprio viso con un segno rosso per dire no alla violenza di genere.
La mia vita professionale è dedita alla letteratura e alla poesia, curiosa tra le righe dei fatti, l’informazione è al primo posto tra i miei interessi, amo l’arte in tutte le sue sfaccettature e ho pubblicato 12 libri cartacei e due e-book (classificandomi prima in vari concorsi letterari) che spaziano dalla poesia, a racconti contemporanei e di cronaca oltre numerose poesie, haiku e racconti pubblicati in 47 libri di autore a carattere collettivo

“La casa delle arance” è il suo ultimo libro; un titolo molto significativo ed il sottotitolo non è da meno; storie di magie, credenze spiriti sogni. Che messaggi vuole comunicare ai lettori?

“La casa delle arance” è il mio ultimo libro che parla di credenze popolari, di spiriti della casa, di gnomi e folletti racconti immaginari o veri come la tagliatrice di vermi, una mia zia dell’infanzia che riemerge dalla memoria, ma anche di un mondo fantasy, tutti gli episodi narrati nel mio piccolo libro, così mi piace definirlo, sono accomunati da due parole ‘terra e ‘amore’ come un sottile filo invisibile che li congiunge dove il sogno è speranza di vita e messaggio comunicativo, il titolo è ispirato proprio all’episodio della tagliatrice dei vermi in quanto, la casa dove si svolge l’episodio narrato, era sempre inondata da un dolce profumo d’arance siciliane comunque mediterranee del nostro bellissimo sud, ma non posso svelarvi tutto bisogna comprare il libro che è prenotabile su tutti gli store on line del web.

Dove si svolge la  storia del suo libro ?

Le storie si svolgono nei luoghi della mia infanzia che poi sono comuni a tutti come il personaggio denominato “IL FANTASMA FORMAGGINO”, che tutti da bambini abbiamo avuto come compagno invisibile dei nostri giochi infantili, e poi sono citate vere testimonianze tra sortilegi, misteri  e credenze accadute nella realtà, ed ancora la storia de “IL TAGLIO DEI VERMI” una mia zia addetta a questa usanza, tutto concentrato in cinquanta pagine da leggere tutte d’un fiato: certamente non c’è il tempo per annoiarsi!

PUGLIA D’AMARE è il giornale che dirige. Da quanto tempo esiste tale giornale on line e se le è capitato almeno un episodio da ricordare in modo particolare.

Dirigo “PUGLIA D’AMARE QUOTIDIANO D’INFORMAZIONE” Regionale Nazionale Estera dal 2016, dopo aver fondato numerosi siti web di letteratura e poesia ancora consultabili su internet e aggiornati giornalmente, per un’esigenza mia personale di voler divulgare ad un sempre più ampio pubblico di lettori informazione, eventi, cultura, arte e letteratura con un semplice click da qualsiasi computer o attraverso cellulari e tablet.
Episodi particolari non esistono ma mi piace ricordare come le competenze nel campo dell’arte e cultura  mi hanno permesso di ospitare artisti internazionali sia del campo dell’arte che della letteratura, cosa di cui ne vado fiera, mi piace nominare, in senso generale anche  i numerosi redattori che fanno parte del giornale on-line che con i loro articoli contribuiscono al successo della testata che non ha carattere ne politico ne economico ma è libero sia nelle idee che nei contenuti pubblicati.

Come si definirebbe più una scrittrice o più una reporter?

Scrivere è l’aria che respiro che siano poesie, racconti o haiku ma scrivere di cronaca, ingiustizie, eventi, arte, poesia, letteratura ecc. mi è congeniale e naturale farlo, per questo non riesco a darmi una definizione ben precisa.
Che consigli darebbe ad una giovane scrittrice? 

Le direi in primis di completare gli studi sempre e comunque e poi di scavare nel profondo del suo cuore e chiedersi se è proprio la scrittura la sua vera passione ed inclinazione se la risposta fosse positiva che non lesini mai forze ed energie per il raggiungimento del suo obiettivo.

Un augurio per la sua terra  

Un augurio?
Domanda difficile ma semplice allo stesso tempo perché la terra si ama a prescindere, le radici sono sempre lì dove ti porta il tuo cuore dove è la tua terra, alla quale auguro che diventi sempre più PONTE di civiltà e tradizioni tra oriente e occidente.

Chiara Fici
Intervista Pubblicata anche su:


http://www.globusmagazine.it/la-casa-delle-arance-libro-della-giornalista-crescenza-caradonna/?fbclid=IwAR30GmznHmjdt1qFV2xPow73BwILdOZcwICK5K0L7DLTPQP58w1OI66tBdk#.XSxMmXuxUdW

 PAGINA AUTRICE:

I LIBRI DI CRESCENZA CARADONNA

https://www.mondadoristore.it/search/?g=Crescenza+Caradonna&crc=100&bld=15&swe=N&escal=S&accum=N

Nuove pubblicazioni

UN LIBRO “ AGLAIA” PER CONOSCERE MEGLIO LE DONNE E LE LORO MILLE SFACCETTATURE di Paola Copertino

UN LIBRO “ AGLAIA” PER CONOSCERE MEGLIO LE DONNE E LE LORO MILLE SFACCETTATURE.

Nell’ ambito della Rassegna Rosso Porpora, giunta alla seconda edizione, è stato presentato presso il Museo Diocesano di Molfetta, alla presenza di un foltissimo ed interessato pubblico, il libro “ Aglaia, Diario segreto di uno scrittore impunito”, di Mauro Mastrofilippo.

A fare gli onori di casa l’assessore alla cultura e vice sindaco Sara Allegretta, promotrice della rassegna culturale affiancata dall’ autore, dalla professoressa Antonella Paganelli nel ruolo della moderatrice e da Giorgio Latino in veste di lettore di alcune pagine del romanzo.

Quest’anno la rassegna affronta il desiderio di amore attraverso il romanzo e il 9 marzo, nella Cittadella degli Artisti, alle 20.30, con lo spettacolo teatrale in forma di monologo: Di fuoco e di vento. Eleonora Duse. L’Imaginifica.

Ancora una volta scandagliato l’universo femminile sotto una altra prospettiva, dando voce alle donne protagoniste di questo avvincente racconto ricco di sorprese e colpi di scena.

I presenti attraverso alcuni brani del libro e le sollecitazioni della Paganelli, hanno ripercorso il viaggio di andata e ritorno, dalla Puglia agli Stati Uniti, raccontato dall’autore, una delle icone della moda degli anni ’80, che in questo noir traccia i vari percorsi del bisogno d’amore attraverso le protagoniste del romanzo: Veronica, Wilma e Gabri.

Il romanzo ha il pregio di mescolare uno stile lieve e a tratti scanzonato con una narrazione densa di significati, capace di coinvolgere il lettore fino al suo inaspettato e drammatico epilogo.

Le Tre Grazie del Canova, raffigurate sulla copertina del libro a simboleggiare la bellezza femminile sono in contrapposizione con le tre protagoniste, ognuna con il proprio “grido d’amore”. Ognuna di loro nasconde segreti che non verranno svelati se non alla fine.

La serata è trascorsa piacevolmente fra l’excursus della vita di Mastrofilippo, che ha toccato differenti ambiti lavorativi abbracciando più carriere, alla dichiarazione d’amore per il sesso femminile e le sue potenzialità.

Pur non essendo autobiografico, racconta molto delle donne avendo l’autore vissuto a diretto contatto con l’universo femminile quando ha calcato le più importanti passerelle della moda negli anni ottanta.

Ogni presentazione, dalla prima a Bisceglie sua città di adozione a tutte quelle che sono seguite, ha incontrato il favore del pubblico che si è complimentato con l’ autore riscoprendo ed apprezzando un Mastrofilippo inedito, per certi versi anche sorprendente.

Per chi non lo avesse ancora letto vi sveliamo qualche anticipazione, ma non troppo, come si addice ad un noir.

Una storia apparentemente rosa, velata di passionale erotismo e dipanata su melanconici ricordi, si tinge marcatamente di nero allorquando Marco, il protagonista maschile, si vede costretto a tener fede alla sacra ed insana promessa fatta alla sua amante: uccidere suo marito.

Mastrofilippo da sempre è stato appassionato di scrittura, è una sua vecchia passione, tenuta nascosta per pudore, per inibizione. Da ragazzo si sfogava attraverso le lettere scritte in navigazione ed inviate dai porti toccati dalle navi sulle quali in giovane età era stato imbarcato.

Più in avanti, quando moda e immagine, impossessandosi della sua vita, lo portano dalle passerelle e dalle sale di posa, al di qua dell’obbiettivo di una macchina fotografica, di una video camera o di un ciak, si è ritrovato a corredare brochure, materiale pubblicitario e quant’altro producevo, con slogan, didascalie e testi scritti.

La costante piacevole presenza di donne nella sua vita ha influito sulla  scelta di rendere nel romanzo protagoniste le donne. Una madre e due sorelle in una casa dove manca il padre perché naviga, segnano già al femminile la sua infanzia. Se a questo poi ci aggiungiamo una quantità industriale di materne zie, affettuose cugine e di generose amiche delle sue sorelle nel suo quotidiano di adolescente, è facile intuire quanto forte, da lì in poi, si sarebbe fatta la dipendenza dall’universo donna. Non c’è stato giorno che Mauro non abbia avuto al suo fianco una compagna. E se una lunga navigazione lo privava della sua piacevole compagnia, sapeva come fare per entrare nelle grazie di straniere sconosciute non appena toccava terra. Bell’aspetto, italianità, gentilezza ma soprattutto conoscenza del linguaggio dell’altro sesso, gli facilitavano l’approccio. La bellezza esagerata di top model frequentate per lavoro per oltre un decennio e la grandezza di una moglie dalla quale non potrei mai prescindere, hanno fatto il resto.

Mastrofilippo è grato anche agli uomini..

Con loro ha giocato a salta cavallo, a pallone, ha marinato la scuola, ha imparato a fumare, ha stretto patti di sangue, ha tifato per una squadra, ho lottato per un ideale, ho fatto il militare, ha viaggiato per lavoro e per vacanza, ho condiviso gioie e dolori.

A loro deve molto.

Ebbene sì, è stato sempre rapito dalla capacità delle donne di essere al contempo fragili e forti, geniali e sregolate, dolci e amare, perfide ed amabili. I loro racconti, le confidenze, le verità, le sane bugie, la variegata visione della vita lo hanno migliorato dentro. Credo, dice Mastrofilippo, mi abbiano dato molto più di quanto io abbia potuto dare a loro.

Come potevo non narrare di loro?

Come potevo non renderle protagoniste dei miei romanzi quando lo sono già della mia stessa vita? Afferma quindi l’ autore, sollecitato dalla moderatrice…

Racconta poi come è nata la sua carriera sulle passerelle.

“Provo a fare il fotomodello, e per fatal combinazione capito al casting giusto nel momento giusto. La redazione di Vogue, dico Vogue, cercava un fotomodello che avesse confidenza con motori, caldaie, manovellismi e quadri elettrici, per realizzare un servizio fotografico di moda riconducibile a quel gran capolavoro di film di Fritz Lang che è “Metropolis”. Quello che cercavano disperatamente lo trovarono non appena raccontai di me all’addetto al casting. Tutto tornava. Essere stato un macchinista navale per un bel po’ di anni, in quel preciso luogo e momento pagava, pagava tanto e bene. Decolla così la mia carriera di fotomodello e indossatore. Entro dalla porta principale a fare parte da protagonista di un mondo esclusivo, patinato come le pagine prestigiose di testate di moda. Modelle e modelli bellissimi su pagine di giornale, passerelle da defilè e negli spot pubblicitari, per incantare un pubblico deciso a spendere fior di quattrini per qualcosa di effimero ma rappresentativo di un prestigioso status symbol. Cose da pazzi, vero? Ma Eravamo alla fine degli anni 80 e Milano, capitale europea della

moda, a quel tempo era la “città da bere” ed io l’ho bevuta, a piccoli sorsi, tenendo ben piantati i piedi per terra e gli occhi ben aperti

Una volta svestito i panni dell’uomo copertina, è stato naturale per lui fare il direttore artistico, il regista, l’attore di teatro, l’organizzatore di eventi, il creativo, il copywriter, l’insegnante di portamento, attività queste che hanno fatto da apripista a quella che ha ritenuto la migliore trovata per reinventarsi ancora una volta: scrivere storie.

E, visto il successo, confermiamo che le sue storie piacciono e catturano il pubblico il quale, come tutte le presentazioni, si accalca per acquistare il libro e farselo autografare da Mauro Mastrofilippo dalle mille vite: da marittimo a modello, da creativo a scrittore, sempre capace di mettersi in gioco.

“Aglaia” sta infatti conquistando una fascia sempre più ampia di lettori anche grazie alla capacità empatica che l’autore ha dimostrato di possedere.

Tante le presentazioni già programmate nel barese, viste le richieste pervenute da librerie, circoli ed associazioni.

                                                          

Paola Copertino

Tra poesia e pittura:l’arte di Raffaella Fato a cura di Crescenza Caradonna

Tra poesia e pittura:
l’arte di  Raffaella Fato

a cura di Crescenza Caradonna


“L’ULIVO SECOLARE” olio su tela 130X90 di Raffaella Fato

Un albero

Un albero mi ha salvato la vita, lo guardo ne respiro l’alito possente pregno di vita e di terra così arida ma dalle vigorose braccia di uomini e donne, dediti al sacrificio fatto di sudore e lavoro: mangio quella terra ne sento il sapore, il profumo,  della mia gente, gente contadina, gente vera.
Chiusi nei nostri appartamenti al confort di questa o quella tecnologia, lontani e coccolati nel nostro piccolo mondo individuale e narcisistico, chiudiamo gli occhi al mondo alla ricerca di un io che ci ponga al centro, al centro sempre e comunque di qualcosa o di qualcuno, astratto certamente, ma concreto in noi.
Un albero mi ha salvato la vita quel giorno tra gli uliveti della terra della mia amata Puglia, a lei vorrò tornare, a lei ritornerò.

di Crescenza Caradonna

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LA LUCE NELLA NOTTE” olio su tela 80X60 di Raffaella Fato

Luce nuda della sera

Luce nuda
voglia di volare
un raro gioiello  di fragilità

astri muti in piccoli puntini luminosi
sparsi nel sogno di un cielo infinito nella polvere argentea
rotola l’anima felicità di un silente domani
che rotola nel nero manto stellato

luce nuda
lì torna la notte
cadente in mille piccole stelle
svanite senza dir nulla nel silenzio che muto parla
nel carbone di un sogno
scritto nel faro della luna

m’incanto nel nero
ritaglio il tempo che scorre
ancora ed ancora
nella luce nuda della sera.

“ONDE TEMPESTOSE” materico olio su tela 1 m.X70cm. di Raffaella Fato

 Abissi

Profondi abissi
si celano
dietro l’angolo
d’anime in tempesta.

Bui pensieri
s’agitano tumultuosi
in cerca d’esplodere.

Vulcanica m’aggiro
in spazi assoluti.

L’attesa è vicina.

di  Crescenza Caradonna

“RIFLESSI DI DONNA” olio su tela 40X50cm.

Riflessi di donna: la creatura

Flutti nell’azzurro
creatura immaginaria della mente d’un pittore
così eterea.

sfiori il cielo
pennellate sensuali

di tenui pastelli colorati
rosee le tue guance
timide annunciano l’amore

nascosto dietro un flebile sorriso
evanescente creatura
amata ma mai posseduta
se non solo da sguardi indagatori
che ne ammirano la beltà

flutti nell’azzurro
creatura dal silenzio sperduto
traccia d’un cuore che mai svanirà

al di là,
più in là,
e più oltre andrà.

“LA rosa rossa”olio su tela 20X20

L’anima e la rosa

Labirinto d’amore
tempo dell’anima
evanescente svanisce

all’alba dei giorni
nè resta l’illusione dei ricordi
deserto d’una lucida passione
prigioniera di baci,

una rosa rossa
una goccia di me
una spina di te

ombra è l’aurora
ombra perduta
in un tacito cuore
d’un grido d’amore.

 
di Crescenza Caradonna©

La solitudine ti ascolta…
Immagina
Sente il tuo eco.
L’isolamento uccide.

L’arte dell’artista Raffaella Fato è un crogiolo di emozioni visive che riescono a scalfire il cuore posandosi nell’anima, le sue opere così cromatiche nascondono un giardino segreto di malinconia ma quella malinconia positiva che ti fa riflettere senza lasciarti lacrime ma sorrisi amorosi.

Leggi l’intervista:

L’anima dei colori di una donna: Raffaella Fato si racconta- Intervista di Crescenza Caradonna

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NICOLA SAPONARO DRAMMATURGO ITALIANO

Nicola Saponaro (Bari, 8 dicembre 1935 – 24 gennaio 2015) è stato un drammaturgo italiano. BIOGRAFIA Laureatosi all’Università di Bari in Economia e Commercio con una tesi su La teoria delle classi sociali nel pensiero di Wilfredo Pareto (1959), Saponaro si dedica alla scrittura teatrale, calandosi nella realtà e nella cultura della sua regione, interpretando…

XIV EDIZIONE PREMI LETTERARI NAZIONALI “NICOLA SAPONARO”PORTA D’ORIENTE LIBERO SVILUPPO DEL MEDITERRANEO: SERATE DI PREMIAZIONI

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GROTTAGLIE UNA POESIA DI CRESY CARADONNA PER GROTTAGLIE TERRA BELLA E FECONDA Grottaglie, in provincia di Taranto. Grottaglie è un vero gioiello nascosto, un posto dove la storia, l’arte e la cultura si fondono in un’esplosione di colori e tradizioni secolari. Grottaglie comune italiano Grottaglie (/ɡrotˈtaʎʎe/; Li Vurtagghje in dialetto salentino settentrionale) è un comune…

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    Interessante 🙂👍🏻

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    LA POESIA È L‘ARTE DI SCAVARE NELL’ANIMA UNANA. BRAVA LA POETESSA CRESY PER LA SUA NOBILE INIZIATIVA. G.M.

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INTERVISTA ESCLUSIVA DI CRESCENZA CARADONNA A SILVIA TOLOMEO

 LE INTERVISTE ESCLUSIVE DI

CRESCENZA CARADONNA



SILVIA TOLOMEO:  l’eclettica artista dal fuoco mediterraneo

“L’Arte è qualcosa di vitale che non conosce nazionalità, politica religione o sessualità” dichiara l’artista Silvia Tolomeo ed ancora: “l’Arte è diversità quindi libertà di espressione” provocatrice dal carattere forte e mediterraneo è un mix di culture e tradizioni siculo-pugliesi eclettica artista dal fuoco mediterraneo, ritrattista per eccellenza rappresenta nelle sue tele donne surreali, dai seni floridi, dai grandi occhi che incantano i visitatori, certamente sarebbe stata una “musa perfetta” per il grande e compianto regista, sceneggiatore, fumettista e scrittore riminese Federico Fellini, se l’avesse conosciuta. Personalità eccelsa dall’ermetismo inconsueto diviene solare e passionale trasfigurandosi completamente nelle sue opere con creatività ed energia.

  • Silvia Tolomeo artista a tutto tondo: per chi non la conoscesse ancora, come si descriverebbe?
    Piacere Silvia Tolomeo! Non amo autodefinirmi lascio l’arduo compito agli altri!
  • Nelle sue opere i colori sono l’elemento cardine del suo dipingere, passionali e decisi a volte naif estremamente fruibili a tutti, dove e da chi, eventualmente, prende ispirazione?
    Basta un colore,un profumo un dettaglio per sprigionare la mia creatività!
  • Surreale e fantasiosa, nata a Messina da padre tranese e madre messinese, residente a Bisceglie, la famiglia che ruolo ha nella sua vita di donna-artista?
    A Bisceglie abito per caso sono da sempre legata a Trani, la città che mi ha cresciuto e ha dato i natali a mio padr
  • Che consigli le piacerebbe dare ad un giovane artista talentuoso che si affaccia per la prima volta nel mondo dell’arte?
    Dico sempre agli artisti che incontro durante i miei eventi… Fate ARTerapia fare ciò che vi fa stare bene, il resto é palcoscenico e Noi non siamo attori!
  • ‘Il senso della vita’, ci può parlare del suo senso della vita sia nella sua produzione artistica che privata?
    Il senso della vita? Vivi e lascia vivere!
  • “La bellezza è senza fine nell’arte”, per lei la bellezza è arte o l’arte è bellezza?
    L’Arte é bellezza!
  • Donna di grande generosità artistica ed intellettuale l’amicizia, cosa rappresenta per lei?
    L’amicizia é un sacramento ne ho pochissime… Conoscenze una marea.
  • Se dovesse scegliere tra: insegnare, dipingere o curare eventi culturali, a cosa le piacerebbe dare la priorità?
    Curare eventi e dipingere 
  • Quali sono i suoi prossimi impegni artistici?
    Prossimo salotto d’Arte “Sinfonie d’autunno” XII edizione evento artistico che, oltre ad offrire al visitatore la suggestione autunnale, prevede anche momenti culturali
Crescenza Caradonna

Puglia d’amare Quotidiano d’informazione

info/contatti:    pugliadaamareonline@mail.com

IL VIDEO DI TELEBARI: INTERVISTA A MARIELLA RAGNINIBIS

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FESTIVAL DELLA PACE ATTRAVERSO LA CULTURA

Arte, scienza e spiritualità
24-25-26 Luglio
-GIORNO FUORI DEL TEMPO-
GIARDINO DON TONINO BELLO
Villaggio Trieste-Bari-

Mercoledì 25 Luglio presentazione
del nuovo libro di Crescenza Caradonna:
“TERRA CREPUSCOLARE”

IL VIDEO DI TELEBARI: INTERVISTA A MARIELLA RAGNINIBIS

Presidentessa Associazione Stargate
per l’evento del:
Festival della Pace Attraverso la Cultura

L'immagine può contenere: 7 persone, tra cui Chiara Minafra, Cresy Crescenza Caradonna e Mariella Ragninibis, persone che sorridono, persone in piedi e spazio all'aperto
Nella foto al centro Mariella Ragninibis con Crescenza Caradonna, Chiara Minafra, Irina Hale


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L’anima dei colori di una donna: Raffaella Fato si racconta- Intervista di Crescenza Caradonna

Le Interviste Esclusive di CRESCENZA CARADONNA


L’anima dei colori di una donna:

Raffaella Fato si racconta

 


La solitudine ti ascolta…

Immagina

Sente il tuo eco.

L’isolamento uccide.

 

L’arte dell’artista Raffaella Fato è un crogiolo di emozioni visive che riescono a scalfire il cuore posandosi nell’anima, le sue opere così cromatiche nascondono un giardino segreto di malinconia ma quella malinconia positiva che ti fa riflettere senza lasciarti lacrime ma sorrisi amorosi.

 

Come nasce la passione per l’arte?

La mia passione per l’arte è nata da bambina, avevo 12 anni quando ho incominciato a scrivere le mie poesie e a dipingere i miei quadri che inizialmente erano solo abozi. Il mondo dell’arte veniva considerato per me fin da bambina “un mondo senza tempo” E anche dell’anima.

Si definisce un’autodidatta o ha frequentato corsi di pittura?

Sono un ‘ex insegnante di scuola materna non ho frequentato l’Accademia di Belle Arti quindi la mia conoscenza si è evoluta nel corso degli anni perché ho frequentato corsi di pittura da grandi maestri. Frequento sempre corsi di pittura perchè il mio interesse è un continuo sapere verso il mondo dell’arte. Il grande  maestro Michele Ardito è stato il mio primo insegnante di pittura che mi ha consentito la conoscenza verso il mondo della pittura e dell’arte.
Per quanto riguarda la poesia sono stata seguita dal poeta e scrittore Giuseppe Angiuli perchè le mie poesie erano definite “leopardiane” dove i poli fatali sono la morte e la vita dell’essere.

Poesia e pittura un intreccio d’amore?

Come potrebbe definire il suo modo di portare tra le tele dei suoi quadri?
Poesia e pittura sono definite un intreccio d’amore perché la mia anima cerca il senso del movimento dei colori attraverso l’immediatezza dei sentimenti e delle sensazioni. Le mie tele parlano attraverso i colori, perché non esiste la perfezione, esiste la mia realtà inseguita da magnetici impulsi.
“Cerco il fascio di luce che mi toglie il tormento” questa è la mia definizione attraverso il colore.

A chi si ispira quando dipinge?

Il tormento, l’amore, la malinconia sono le tematiche principali dellamia vita, delle mie opere. Il tormento, l’amore è diventato poesia, il tutto si è trasformato in fuoco d’amore per gli altri. Nelle mie poesie prevale l’infinito e il senso della vita. Attraverso i colori la mia anima privilegia il valore della vita e il senso dell’esistere.
Ogni anima che ho incontrato nel mio sentiero, ho cercato di dare forma e colore per ogni verità, per ogni principio soffocato.
Ho dipinto paesaggi, ho scritto mille poesia e versi d’amore forse per incominciare a volare solo nel mio mondo se mi è consentito.

Che approccio ha la sua famiglia nel suo mondo artistico?

La mia famiglia è parte integrante del mio percorso artistico e spero di arrivare in alto. Tutto questo non mi darà la notorietà o la ricchezza economica  ma spero di essere motivo di orgoglio per le mie figlie.

L’aspetto cromatico è ben evidente nella sua produzione pittorica che va oltre i colori come ricerca di libertà. Si identifica in queste affermazioni? Può spiegare i motivi?

L’aspetto cromatico è ben definito nella mia interpretazione pittorica.Attraverso i colori, le ombre cerco il senso della libertà e del movimento ma non della perfezione. Credo che l’artista e il poeta che debba esprimere se stesso ,non cerca la perfezione delle immagini e delle figure ma dipingere l’amore, la solitudine attraverso l’immediatezza dell’emozione con velature di colore. Il rosso vermiglio e il blu oltremare sono i colori predominanti della mia produzione pittorica.

Quali sono i suoi prossimi impegni?

Partecipo a numerose mostre private e pubbliche, ilmio desiderio è  partecipare alla Biennale di Venezia ovviamente sono sempre lieta e in attesa di accogliere nuove proposte nel mondo dell’arte. Attualmente sono impegnata nella stesura del mio nuovo libro di poesie.


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