Amore e desiderio: i Preraffaelliti a Palazzo Reale

‘Amore e desiderio’: mostra a Palazzo Reale

19 giugno-6 ottobre a Milano

Palazzo Reale

Il Mondo di Dora Millaci

Il Mondo di Dora Millaci

Nata a Liegi nel 1970 da genitori italiani, ho vissuto in diverse città italiane, fino a fermarmi a Genova, dove ho messo radici.

Poetessa e scrittrice poliedrica (scrivo anche favole) ho vinto molteplici premi letterari.

Ad oggi ho pubblicato 7 libri, scritto oltre 2.000 liriche, molte delle quali presenti su internet. Diversi miei racconti sono stati inseriti in antologie (più di 40);
Nel 2004 mi viene diagnosticata la Sclerosi Multipla, che a distanza di soli 3 anni, mi porterà sulla carrozzina. “La malattia mi impedisce di lavorare ma rafforza in me l’amore per le piccole cose e soprattuto la passione per la scrittura.” Una propensione avuta fin da bambina quando ho cominciato a buttar giù brevi favole con la morale.

Solare e positiva come sempre ho detto facendo riferimento alla mia nuova condizione“Mi ha concesso il privilegio di dedicarmici a tempo pieno”. Il mio modo ottimistico di vedere quindi la vita, lo si ritroverà nei miei elaborati.

Sono amante dei gatti, della musica classica e dei tramonti

Collaboro con diversi giornali on-line e cartacei, ultimamente anche con 2Anews, inoltre scrivo sul mio sito: http://www.newsdoramillaci.wordpress.com

Conduco una trasmissione radio sul web dal titolo: “UNA VOCE PER UN AIUTO” http://www.spreaker.com/user/dora (tratto tematiche sociali).

Nel 2016 ho curato il I evento Letterario Internazione di Poesie di RADIO UNA VOCE PER UN AIUTO i cui proventi sono totalmente a scopo benefico

Socia in diverse Associazioni culturali (in alcune sono nel Consiglio Direttivo) e per disabili.



Il Mondo di Dora Millaci

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IL BLOG


Ecco a voi amici la Puntata Speciale POESIE condotta dal nostro esperto Prof. Francesco Martillotto e presentata dalla sottoscritta. Questa è la 1a di tante altre.
Buon ascolto a tutti e… CONDIVIDETE ♥
https://www.spreaker.com/user/dora/rubrica-speciale-poesie-1a-lezione-prof-

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CRESCENZA CARADONNA
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Irsina capitale europea della cultura per un giorno Tradizioni e contaminazioni dal mondo dal 8 al 10 agosto

Comunicato stampa

Irsina capitale europea della cultura per un giorno

Tradizioni e contaminazioni dal mondo

Irsina sarà capitale europea della cultura per un giorno dal 8 al 10 agosto nell’ambito del progetto di Matera Capitale Europea della Cultura 2019 “Capitale per un giorno” dedicato ai comuni lucani.
Irsina è uno dei Paesi più antichi della Basilicata e negli ultimi anni è meta di tanti stranieri, tra cui molti artisti, che hanno deciso di acquistare una casa nel bellissimo centro storico. La presenza di persone provenienti da tutto il mondo, compresi anche gli ospiti del centro di accoglienza di richiedenti asilo, caratterizza la città per una spiccata propensione all’accoglienza e alla contaminazione con le tradizioni e le culture dei Paesi di origine di questi nuovi irsinesi.
Tantissime le nazionalità ormai presenti: inglesi, belgi, olandesi, statunitensi, svedesi, irlandesi, scozzesi, norvegesi, sudafricani, russi, neozelandesi. Ci sono circa una ottantina di persone che hanno acquistato case nel centro storico e le hanno ristrutturate.
Il programma della manifestazione, coprodotta da Comune di Irsina e Fondazione Matera Basilicata 2019, è pertanto incentrato sulla condivisione e contaminazione delle diverse forme di arte che vanno dalla pittura alla scultura per poi passare per la musica, ma anche i giochi e il cibo in un intreccio di culture, esperienze e tradizioni della nostra terra e di quelle del resto del mondo.

Il programma prevede anche altre attività dal 4 fino al 10 Agosto: residenze d’artista a cura di Nicola Dinoia nel Chiostro dell’ex Convento di San Francesco e nella Chiesa Madonna della Juso dei pittori: Sabrina Casadei (IT), Francesco Cuttitta (IT), Iffy Tillieu (BE); laboratori d’arte a cura di Joseph Ricket (Nuova Zelanda) nei locali Chiesa di San Francesco di pittura di Lieve Janssen (BE) e Sharon Galgano (IT) e di scultura di Joseph Rickit (NZ) e SeetaMuller.
Anche nella musica si confronteranno generi e tradizioni provenienti dal Belgio e dall’Irlanda con la musica della nostra Regione. Il 8 Agosto alla ore 21,30 in Piazza Cattedrale ci sarà il concerto dei Laïs, gruppo di musica folk proveniente dalle Fiandre (Belgio). Il 9 Agosto alle ore 21,30 in piazza Cattedrale ci sarà il concerto dei Bray Vista, gruppo di musica folk proveniente dall’Irlanda. Il 10 agosto, infine, in rappresentanza della nostra Regione, alle ore 21,30 in piazza Cattedrale chiuderanno il concerto I Tarantolati di Tricarico, gruppo di musica dialettale lucano.

La giornata del 10 agosto prevede una serie di iniziative. Alle 17,00 in piazza XXV luglio i giochi di strada dal mondo: una bellissima esperienza di condivisione tra i bambini di tutte le nazionalità presenti ad Irsina.
Alle ore 20,00 con una grande festa di strada, le tradizioni e contaminazioni riguarderanno il cibo con degustazione di piatti della tradizione gastronomica irsinese e delle altre nazionalità provenienti dal mondo presenti ad Irsina.
Una serie di mostre, esposizioni ed installazioni sparse in tutto il centro storico trasformeranno il “Borgo antico di Montepeloso” (nome della Città fino al 1985) da un laboratorio in una vera e propria galleria di arte.
Nella galleria del Convento di San Francesco sarà allestita la Mostra fotografica: “Occhi diversi su Irsina”, raccolta di scatti di cittadini stranieri presenti ad Irsina.
Nei locali della Chiesa di San Francesco vi sarà la Mostra di fine laboratorio di pittura di Lieve Jansenn (BE) e Sharon Galgano (IT), e di scultura di Joseph Rickit (NZ) e Seeta Muller (Nuova Zelanda).

Le strade del colore è infatti il titolo della mostra di pittura/percorso espositivo tra i larghi e le vie del centro storico di Irsina a cura di Nicola Dinoia e Lieve Ulburghs che vedranno esposte le opere di:
– Sabrina Casadei (IT), Francesco Cuttitta (IT), Iffy Tillieu (BE)
-LieveUlburghs(BE), Nicola Dinoia (IT)
-Lucien Taeymans, George Ville(FR), Chris Van Thienen (BE), Ria Langenaken (BE), Jutta Semmelhaack (DE), Hubert Wolles (BE), Els Haagsman (NL).

I giorni 8 e 9 agosto alle 9,00 delle escursioni per i sentieri di campagna con guide esperte consentirà agli ospiti provenienti da tutto il mondo di immergersi nella natura e nel bellissimo paesaggio della campagna irsinese. Così come alle ore 17,00 si potranno fare delle visite guidate ai tesori artistici della Città come la Cattedrale, gli affreschi della Cripta di San Francesco e i Bottini e visitare inoltre la Mostra permanente “I tesori del Bradano.

Anna Maria Amenta
Assessore alla Cultura della Città di Irsina

MAURIZIO VITALE

L’innovazione delle sue opere sono al centro dei suoi temi che propone: la profondità del suo creare ingloba tutto e tutti, i colori cromatici nelle loro linee geometriche, creano uno scenario nel quale si percepisce la voglia di andare oltre il banale, in un immaginario che si confonde con i materiali utilizzati dall’artista donando un senso di pace ed armonia visiva.

“L’artista del recupero” realizza le sue opere con materiale da recupero e da collezioni .

CARMEN MOSCHETTI

L‘artista Carmen Moschetti si può definire la pittrice della Puglia, solare e gentile barese di nascita ma d’adozione triggianese, il simbolismo è nella sua arte protagonista delle sue opere dove vengono evidenziate composizioni geometriche espressione di comunicazione sentimentale. Ed ecco in un immaginario fantastico scenario che si concretizzano sulla tela, schiere di trulli, grandi girasoli, fischietti, fichi d’india, galline, carabinieri quasi a voler dar voce ai colori impressi vivi e brillanti che hanno le loro radici nella terra la Puglia, feconda o arida, amata o bistrattata ma pur sempre simbolo di una natività che affonda nell’origine primordiale le sue origini millenarie.

Una carriera decennale quella della pittrice Carmen che ha un inizio da autodidatta ma che si è evoluta negli anni attraverso il talento innato che la contraddistingue con successi di critica e pubblico in vari concorsi di pittura nei quali si è distinta.

La mia amicizia con Carmen ha inizio parecchi anni fa conosciuta in varie mostre collettive nelle quali ho potuto saggiare la sua grande sensibilità oltre che artistica anche a livello personale, a tal uopo le dedico una mia poesia ispirata alle sue opere dove si respira l’amore comune per la nostra amata terra di Puglia culla e crogiolo di tradizioni mediterranee, posta proprio a Sud come recita il titolo della mostra serata poetica pittorica.Cresy Caradonna

Venerdì 26 luglio 2019 CALENDARIO★SAGGIO

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Sant’Anna

ANNA è considerata dalla tradizione cristiana la moglie di Gioacchino e la madre di Maria Vergine ed è venerata come santa.

I genitori di Maria (e di Elisabetta) non sono mai nominati nei testi biblici canonici; la loro storia fu narrata per la prima volta negli apocrifi Protovangelo di Giacomo e Vangelo dello pseudo-Matteo, per poi arricchirsi di dettagli agiografici nel corso dei secoli, fino alla Legenda Aurea di Jacopo da Varagine.
La festa nella Chiesa Cattolica ricorre il 26 luglio, mentre la Novena di Sant’Anna si recita il 17 luglio
Molti santi orientali hanno predicato su sant’Anna, quali, ad esempio, san Giovanni Damasceno, sant’Epifanio di Salamina, san Sofronio di Gerusalemme.
Le vicende della santa furono poi raccolte nel De Laudibus…

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“Sapori di Puglia” s.a.s Bari

“Sapori di Puglia”

Via Giulio Petroni 37 h
70124 Bari
Chiama 080 926 2532

Informazioni:
Formaggi, Salumi,
Prodotti Tipici Pugliesi

saporidipuglia@email.it

Prodotti tipici locali, Salumi, Formaggi, Latticini, Conserve, Dolci
e tanto altro ancora.
Venite a trovarci nei pressi della stazione centrale di Bari.

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“La Puglia degli Ulivi. Dopo la Xylella”, saggio-inchiesta di Piero Tateo



E’ in uscita “La Puglia degli Ulivi. Dopo la Xylella – 66 domande sulla vita e sulla morte della pianta sacra del Mediterraneo”, il nuovo libro-inchiesta di Piero Tateo.

Con questo saggio, edito dalla Fondazione AgriCulture Onlus di cui l’autore è presidente, Piero Tateo scava nell’emergenza Xylella che sta colpendo gli ulivi monumentali della Puglia

Dopo tante giornate passate insieme ai maestri potatori, capaci di “parlare” con le piante sacre, sono nate le 66 domande e risposte che formano il cuore dello scritto. Attraverso esse è possibile capire come muoiono gli ulivi e, soprattutto, come si può avviare un grande processo rigenerativo. Rassegnarsi alle essiccazioni, senza aver effettuato nessuno studio epidemiologico e in assenza di chiare evidenze scientifiche, è inaccettabile e pericoloso. 

A circa vent’anni dall’ingresso del batterio della Xylella fastidiosa in Europa sappiamo che l’infezione, ritenuta la principale causa del disseccamento degli ulivi, dipende da piante importate illegalmente. 

L’Unione Europea e i singoli Stati, che all’epoca non hanno bloccato questo patogeno da quarantena e che tutt’oggi continuano a procedere per tentativi, sono responsabili di ingenti danni. Di fronte alla stessa sub specie del batterio, a Mentone, in Francia, sono state abbattute tutte le altre piante “ospiti” e lasciati in vita i vecchi ulivi, mentre in Puglia si sta distruggendo la pianta sacra. 

Gli abbattimenti selvaggi degli ulivi secolari pugliesi, incentivati attraverso norme incostituzionali e ingannevoli “ristori”, conducono al terribile bivio che ci obbliga a decidere tra la vita o la morte di un inestimabile bene culturale, ambientale ed economico. Le politiche messe in atto, oltre a sconvolgere i valori identitari e distruggere la bellezza del paesaggio, intossicano la vita dei cittadini e mettono in pericolo biodiversità e vitalità del suolo. 

Attraverso la profonda conoscenza delle piante secolari e il sostegno ai contadini che le custodiscono, sarà possibile difendere e valorizzare l’olivicoltura e l’olio di qualità, i cui destini hanno da sempre segnato i processi di sviluppo della Puglia. 

In questo saggio l’autore analizza la tragedia in atto e accompagna il lettore sotto la chioma di un grande ulivo, per riprendere l’ascolto delle parole sussurrate dalla pianta simbolo del Mediterraneo. 

Gli ulivi maestosi ci chiedono di trasmettere i messaggi che hanno scambiato con i nostri antenati ai nostri nipoti. Ascoltandoli capiremo perché il loro destino non è altro che il nostro. 

Il carattere divulgativo del saggio mira a raggiungere tutte le persone che amano la regione Puglia e i suoi bellissimi ulivi.  

L’opera, con le sue 192 pagine e alcune immagini, è accompagnata da documenti e fotografie consultabili attraverso il sito della Fondazione. I proventi del libro, acquistabile ad un costo di euro 9,90 saranno interamente destinati alla Fondazione Agriculture. Onlus senza scopo di lucro che da anni è impegnata in progetti di ricerca atti a valorizzare gli ulivi monumentali, la biodiversità del territorio e i cereali antichi della Puglia. 

Ad oggi, il saggio è acquistabile online sul sito della Fondazione Agriculture: https://www.fondazioneagriculture.org/libro-puglia-xylella/

A proposito dell’autore:

Piero Tateo, funzionario INPS in pensione, nasce nel 1954 in una famiglia di contadini pugliesi, impegnata per generazioni nella battaglia per i diritti e la giustizia sociale. 

Dopo il diploma diventa dirigente della Federbraccianti CGIL, il Sindacato fondato da Giuseppe Di Vittorio. Dal 1995 al 2000 matura esperienze politiche e istituzionali: ricopre i ruoli di Segretario della Federazione barese del Partito Democratico della Sinistra e di Consigliere Regionale della Puglia, facendo parte della Commissione Agricoltura. 

Dopo il 2000, inizia il ritorno alle radici contadine e alla coltivazione dei mille alberi presenti nei terreni di famiglia – in particolare 350 ulivi secolari e oltre 200 piante di frutti antichi quasi estinti. 

Nel 2004 pubblica il romanzo “Se non piove nevica”, uno spaccato di due generazioni e di due individui in conflitto, divisi dalle vicende sociali e politiche, ma uniti dall’amore per la Puglia contadina. 

Dal 2006 al 2016, è amministratore dell’Ente Ospedaliero “Saverio De Bellis”, Istituto di Ricerca Specializzato in Gastroenterologia e Nutrizione. 

L’impatto con la tragedia degli ulivi disseccati del Salento è determinante per costituire, insieme alla famiglia, la Fondazione Agriculture, che ha proprio nella tutela degli ulivi monumentali pugliesi la principale ragione della sua esistenza.

Domani, mercoledì 24 luglio 2019 a Conversano (Ba), la prima presentazione, riservata ai media e addetti del settore. Si accede solo per invito.

Per ricevere maggiori informazioni, organizzare un’intervista con l’autore, richiedere una copia del libro o per ricevere la cartolina-invito da mostrare all’accoglienza, rivolgersi ai riferimenti qui indicati:

Fondazione Onlus AgriCulture

fondazione.agriculture@gmail.com

cell. 3356059806 – 3465308922               

Serena Greco cell. 3487649373 

Terry Melani cell. 3924901820

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Giovinazzo (Bari)

GIOVINAZZO (BA)

Giovinazzo (Scevenàzze in dialetto locale) è una città italiana di 20 376 abitanti della città metropolitana di Bari in Puglia.

Il territorio è prevalentemente pianeggiante sulla fascia costiera ma con continua pendenza in ascesa dal mare verso le zone interne, mentre spostandosi verso l’interno si incontrano i primi pendii dell’entroterra murgiano. L’altimetria del comune varia da 1 a 160 m s.l.m. La casa comunale si trova a 7 metri di altitudine. Il territorio amministrativo comprende le frazioni San Matteo, Le Macchie e Sette Torri; le prime due si trovano rispettivamente a 5.2 km e 6.8 km dal centro abitato, sulla litoranea sud verso Bari e sono principalmente località balneari ricche di lidi; Sette Torri, invece, è un borgo medioevale che sorge su una collina, a 142 m s.l.m. a 6.5 km dal centro cittadino; frequentato solitamente nella stagione estiva, è conosciuto dagli abitanti del luogo per la splendida vista dall’alto sul paese di Giovinazzo ed in parte anche quello di Molfetta e Bitonto.

Secondo la classificazione dei climi di Köppen, Giovinazzo appartiene alla fascia Csa ossia ai clima temperati delle medie latitudini. In particolare la città di Giovinazzo è caratterizzata da un clima tipicamente mediterraneo, con inverni miti-continentali ed estati calde, lunghe e molto spesso umide. Le escursioni termiche sono contenute dall’azione mitigatrice marina, poiché è spesso interessata da venti a regime di brezza. Tuttavia, a volte gli sbalzi di temperatura possono essere repentini e notevoli, a causa degli improvvisi acquazzoni, solitamente di breve durata, che periodicamente colpiscono la cittadina, dando qualche sollievo all’economia rurale, storicamente assetata di acqua. Nei mesi invernali la città è spesso influenzata dalle correnti fredde balcaniche di provenienza nord-orientale che determinano precipitazioni a carattere nevoso, di solito senza accumuli significativi,con frequenza di almeno 2-3 episodi annuali. I più recenti eventi nevosi degni di nota risalgono al 6-7-8 gennaio 2017 quando in città caddero oltre 30 cm di neve (accumuli eolici di oltre 40 cm), 31 dicembre 2014 con 15 cm, 15 dicembre 2007 con 23 cm e quello del 2 gennaio 1993 con oltre 25 cm quando si registrò anche la temperatura più bassa dell’ultimo secolo: -7 °C . Altri eventi nevosi degni di nota sono quelle del 1929-1935-1947-1956-1963-1979-1981-1987- 1996-1999-2003, in cui caddero mediamente sulla città circa 20 cm di neve .Le precipitazioni medie annue si attestano a 570 mm con minimo in estate, picco massimo in autunno e massimo secondario in inverno per gli accumuli totali stagionali.

(notizie da Wikipedia l’enciclopedia libera)
-foto dal web-


Molto si è discusso sulle sue origini, ma è certo che esistesse già nel IV sec. a.C. Una leggenda vuole che sia stato Perseo, figlio di Giove, a fondare ‘Jovis natio’. Giovinazzo è presente nella Tabula Peutingeriana con il nome di Natiolum.

Era (Natiolum), un piccolo centro in età romana, forse sorto sulle rovine della Netium peuceta rasa al suolo durante le guerre puniche. Per tutto il primo millennio fu solo un villaggio di pescatori, marinai e commercianti. Fu sede di un gastaldato longobardo dalla conquista longobarda nel VII secolo fino al ritorno dei bizantini al Mezzogiorno nel X-XI secolo. Fu contesa fra longobardi e bizantini fino alla conquista normanna diventando un importante castrum normanno sotto il regno di Roberto il Guiscardo.

Nel 1257 Manfredi la donò al parente Giordano Lancia. In seguito passò sotto la signoria degli Aragona (dal 1369 al 1461). Passata sotto il dominio spagnolo, Carlo V la vendette a Ferdinando di Capua, duca di Termoli. Passata ai Gonzaga, fu venduta a Nicolò Giudice Caracciolo, principe di Cellamare nel 1651. I principi Giudice furono ultimi padroni di Giovinazzo e Terlizzi fino a quando, morta nel 1770 l’ultima erede, donna Eleonora Giudice, il feudo di Giovinazzo e Terlizzi fu devoluto alla Regia Corte e in seguito a Francesco I di Borbone re di Napoli, fino all’abolizione nel 1806

#pugliadaamareonline#Giovinazzo#Puglia

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Nuova edizione del concorso “Il Sacrificio come Riscatto”. Evento artistico rivolto alle arti visive.

Nuova edizione del concorso “Il Sacrificio come Riscatto”. Evento artistico rivolto alle arti visive.

Qui di seguito il regolamento completo per partecipare alla selezione.

Bando e Regolamento del Concorso
“Il Sacrificio come Riscatto”
Seconda edizione anno 2019
Concorso di Arti Visive a cura dell’Associazione Culturale Contaminazioni d’Arte
Finalità
L’Associazione Culturale Contaminazioni d’Arte indice la seconda edizione del Concorso di Arti Visive “Il Sacrificio come Riscatto”. Il Concorso, in collaborazione con il Comitato Feste SS. Crocifisso e San Nicola e con il patrocinio del Comune di Rutigliano, intende stimolare la riflessione sullo stretto rapporto tra Arte e Fede proponendo agli artisti partecipanti di confrontarsi sul tema della croce e del crocifisso. Il Concorso, inoltre, si propone di valorizzare e promuovere talenti e personalità artistiche, sensibilizzando il territorio all’arte nelle sue molteplici espressioni.
Art. 1 – Destinatari
Il Concorso è rivolto ad artisti di qualsiasi nazionalità che abbiano compiuto 18 anni.
Art. 2 – Categorie delle opere
Saranno selezionate le opere che si iscriveranno in una delle seguenti tre categorie:
Pittura
Opere realizzate in piena libertà stilistica e tecnica (olio, tempera, acrilico, inchiostro, vinile, acquerello, grafite, matita, collage, stampa di vario tipo, etc.) e su qualsiasi supporto (tela, carta, legno, plastica, ferro, etc.).
Scultura e Installazione
Opere create in qualsiasi materiale organico o inorganico che possono anche avvalersi di suoni, luci, video e movimenti meccanici o elettrici.
Grafica Digitale
Immagini e opere generate o manipolate attraverso l’utilizzo di computer, tablet, smarthphone, applicazioni, dove l’intervento tecnologico risulti predominante. Sono incluse opere di pittura digitale, fotografie con prevalenti interventi di manipolazione.

Art. 3 – Modalità di partecipazione
Il concorso si divide in due fasi.
La prima fase prevede la selezione di massimo 40 opere tra tutte quelle pervenute in foto via e-mail entro il 10 Agosto 2019. La partecipazione alla prima fase è totalmente gratuita.
Gli artisti selezionati, avvisati entro il 25 Agosto, accedono così alla seconda fase che prevede l’allestimento della Mostra-Concorso. A conclusione della Mostra saranno decretate le opere vincitrici.La partecipazione alla seconda fase prevede un contributo di € 10,00 (euro dieci).
Ogni artista può partecipare con una sola opera.

Art. 4 – Tema e Caratteristiche delle opere
Il tema del concorso “Il Sacrificio come riscatto” allude inequivocabilmente alla croce: segno presente in molte culture, universalmente riconoscibile e riconosciuto. Sintesi tra la dimensione orizzontale e verticale, punto di contatto tra l’umano e il divino, la croce tiene insieme significati opposti (la morte e la vita, lo scandalo e la salvezza, la sofferenza e l’amore, il sacrificio e il riscatto) offrendo a ciascun artista l’opportunità di personali forme interpretative
Il Concorso è destinato ad opere di arti visive realizzate in piena libertà di stile e tecnica. Le dimensioni massime delle opere dovranno essere 100×100 cm. Le opere pittoriche incorniciate dovranno essere dotate di solida attaccaglia. Il candidato dovrà sottostare, per le dimensioni e le caratteristiche dell’opera, alle richieste del regolamento, pena l’esclusione dal concorso.
Tutte le opere che non corrisponderanno ai requisiti sopra richiesti non saranno esposte alla mostra contemporanea al concorso e non parteciperanno al concorso stesso.
Art. 5 – Invio scheda e termini di partecipazione.
Per partecipare al concorso “Il Sacrificio come Riscatto”, bisogna compilare il modulo di iscrizione ed inviarlo insieme ad una foto dell’opera al seguente indirizzo e-mail: evento2019cda@gmail.com
Il termine ultimo di iscrizione al concorso è il 10 Agosto 2019.
(L’invio di documentazione fuori termine, errata o incompleta costituisce motivo di esclusione).

Art. 6 – Premi
Il primo classificato di ogni categoria riceverà euro 200.
Il secondo classificato riceverà Targa o Trofeo.
Il terzo classificato riceverà Targa o Trofeo
Tutti i partecipanti riceveranno un attestato di partecipazione.
Art. 7 – Mostra delle opere partecipanti
Le opere selezionate nella prima fase partecipano al Concorso e saranno esposte presso il Museo Civico Archeologico Grazia e Pietro Didonna dall’11 al 22 settembre 2019.
Il vernissage si terrà il giorno 11 Settembre alle ore 18:30.
L’esposizione potrà accogliere al suo interno una sezione di opere fuori concorso che ne rispettino il tema.
Art. 8 – Premiazione
Una commissione tecnica composta da esperti di arte e cultura, nominata dall’associazione Contaminazioni d’Arte, valuterà le opere selezionate. La commissione suddetta, il cui giudizio sarà inappellabile ed insindacabile, verrà resa nota al momento della premiazione, unitamente ai vincitori.
La premiazione delle opere vincitrici avverrà pubblicamente.
La giuria potrà anche segnalare opere che si sono distinte per peculiari caratteristiche.
Art. 9 – Consegna e Restituzione delle opere
Le opere selezionate potranno essere consegnate nei giorni 9 e 10 Settembre 2019 presso: Museo Civico Archeologico Grazia e Pietro Didonna
Piazza XX Settembre – 70018 – Rutigliano (Ba).
Gli orari di ricevimento sono i seguenti:
Dalle ore 9:30 alle ore 12:00 e dalle ore 18:30 alle 20:30
Tutte le opere esposte non potranno essere ritirate per tutta durata dell’esposizione. Solo a seguito della chiusura della mostra che avverrà il 22 Settembre 2019, le opere potranno essere ritirate a fine manifestazione o tassativamente il giorno:
23 settembre 2019 dalle 9:30 alle 12:00 e dalle ore 18:30 alle 20:30
presso il museo Civico Archeologico Grazia e Pietro Didonna.
La consegna, spedizione, restituzione e assicurazione delle opere è a carico degli artisti partecipanti.
Art. 10 – Termini e condizioni. Liberatoria
L’Associazione Culturale Contaminazioni d’Arte, pur assicurando la massima cura e custodia delle opere pervenute, declina ogni responsabilità per eventuali furti, incendi o danni di qualsiasi natura, alle opere o persone, che possano verificarsi durante tutte le fasi della manifestazione

Art. 11 – Accettazione delle condizioni
Le decisioni della Giuria di Premiazione sono inappellabili e insindacabili.
Gli artisti, con l’atto stesso d’iscrizione, accettano il presente regolamento, che potrà subire variazioni in qualsiasi momento a discrezione dell’organizzazione e assumono in prima persona ogni responsabilità in ordine alle immagini inviate, dichiarando di aver realizzato l’opera legittimamente, senza violazione di alcun diritto previsto dalla legge né di qualsiasi diritto di terzi, manlevando l’Associazione Culturale Contaminazioni d’Arte da qualsivoglia responsabilità e conseguenza pregiudizievole derivante da domande e/o pretese azione formulate ed avanzate in qualsiasi forma, modo e tempo.
L’Associazione Culturale Contaminazioni d’Arte si riserva il diritto di utilizzare il materiale pervenuto (testi, immagini) per eventuali successive manifestazioni, citando l’artista e/o la fonte. Questi materiali saranno utilizzati per scopi culturali e didattici senza fini di lucro.
Ciascun candidato autorizza espressamente l’Associazione Culturale Contaminazioni d’Arte, nonché i suoi diretti delegati, a trattare i dati personali trasmessi ai sensi del D.lgs. 196/2003 (Codice Privacy) e successive modifiche, anche ai fini dell’inserimento nella banca dati dell’Associazione.
Per qualsiasi comunicazione o richiesta chiarimenti, utilizzare la e-mail ufficiale del concorso: evento2019cda@gmail.com

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