IL CASTELLO ARAGONESE DI TARANTO

castello di Taranto, Italia
La storia del Castello Aragonese di Taranto ha consentito di conoscere e raccontare la tragica vita del generale dell’esercito di Napoleone e il suo rapporto con uno dei più conosciuti romanzi della letteratura mondiale, il Conte di Montecristo. Non tutti, ancora, sanno che non solo il protagonista non è del tutto un’invenzione, ma che l’ispirazione sia nata dalle avventure vissute nel castello tarantino da un uomo realmente esistito. L’uomo in carne e ossa che ha ispirato allo scrittore francese Alexandre Dumas la figura del protagonista del romanzo “Edmond Dantès” era Alex Dumas, suo padre, morto quando lui aveva solo quattro anni.
Nato nella colonia francese di Saint Domingue nel 1762, da uno spregiudicato aristocratico e da una schiava nera, la vita del mulatto Alex non inizia sotto i migliori auspici: suo padre vende lui, sua madre e i suoi fratelli per pagarsi il viaggio di ritorno in Normandia. Sei mesi dopo, la sua fortuna cambia: il padre lo riscatta dalla schiavitù e lo porta con sé in Francia e, dopo essersi arruolato nell’esercito, Alex diviene uno dei soldati più affascinanti e valorosi. All’epoca in cui Napoleone invade l’Egitto, Alex è ormai diventato generale. Napoleone comincia a sentirsi minacciato da questo prestante e ormai celebre nobile mulatto, le cui gesta avevano assicurato le Alpi alla Francia, e orchestra la sua rovina. Dumas fugge dall’Egitto e, costretto da un naufragio, sbarca a Taranto, dove viene catturato e rinchiuso in prigione dai Borboni.
Nella prigione di Taranto, collocata proprio nel Castello Aragonese, il generale Dumas resterà due anni scampando più volte alla morte architettata dai nemici sanfedisti, affrontando le sue prove più dure, quelle che ispireranno una delle maggiori opere di narrativa del mondo.

«Sì, mio padre era un mulatto, mio nonno un negro e il mio bisnonno una scimmia. Come vede, signore, la mia famiglia comincia dove la sua finisce».
La più bella risposta che si possa dare a un razzista è di Alexandre Dumas, che a metà Ottocento rispose così a un imbecille che lo aveva disprezzato per le sue origini africane.

Il castello aragonese (o castel Sant'Angelo), con la sua pianta quadrangolare e il vasto cortile centrale, occupa l'estremo angolo dell'isola su cui sorge il borgo antico della città di Taranto.