LA MURAGLIA BARESE
Via Venezia, la cosiddetta “Muraglia” barese, è una tappa obbligata per cittadini, visitatori, turisti che vogliano passeggiare piacevolmente e abbracciare con lo sguardo quasi tutto il lungomare di Bari.
Da questo punto di contatto tra mare e terra i Baresi hanno vissuto momenti storici carichi di gioia e apprensione: hanno subito assedi, hanno assistito all’avvicinarsi di navi turche e corsare, hanno salutato amici e deriso i nemici.
Entrando in piazza Ferrarese e superando sulla propria destra il palazzo del Mercato del Pesce, si imbocca via Venezia (lato sud) che, attraverso una rampa, ottenuta diroccando le vecchie mura, risale gradualmente verso il Fortino di Sant’Antonio Abate . Questo baluardo è l’unico, insieme al Fortino di Santa Scolastica (lato nord), a essere sopravvissuto alla campagna di demolizioni del 1800, che hanno portato invece alla distruzione degli altri due torrioni originari di San Domenico e del Vento.
Il lato sud della Muraglia è abbellito, ai suoi piedi, da una serie allineata di colonne recuperate da templi e costruzioni romane, tra cui una acquistata da Isabella Sforza, proveniente dalla chiesa di San Gregorio de Falconibus, e il cippo n. 128 della via Traiana che, collegando Benevento a Brindisi, passava per Bari.
Lungo la via si affacciano palazzi nobiliari (es. palazzo Tanzi) e case popolari che con corti, vicoli e scale intervallano di tanto in tanto la staticità delle mura.
Procedendo verso nord si può osservare sulla sinistra il chiaro profilo della basilica di San Nicola (sulla sinistra una scalinata permette di accedere alla Strada Palazzo di Città, la cui parte iniziale costeggia il versante orientale della Basilica stessa – palina informativa ) e sulla destra il moderno lungomare, realizzato nel 1931, fino ad arrivare al baluardo di Santa Scolastica (sulla destra, al termine della passeggiata, una scala – palina informativa -porta verso il Lungomare Imperatore Augusto; una volta scesi procedendo verso sinistra si raggiunge l’ingresso del Museo Archeologico di Santa Scolastica – palina informativa), il più imponente della Muraglia, costruito al tempo di Bona Sforza.
Dal Fortino di Santa Scolastica fino al castello il tracciato delle mura, bruscamente distrutte negli anni Trenta insieme alla “Porta di mare” del XIII secolo, è ricostruibile solo in via ipotetica.
Della più antica cinta muraria di cui abbiamo testimonianze del IV secolo a.C. non restano che labili tracce ma l’imponente impostazione medievale, che ha mantenuto la sua integrità fino agli inizi dell’Ottocento, oggi sopravvive nei quattrocento metri superstiti che separano la città vecchia dal lungomare e che continuano a rappresentare un severo monito per chi visita Bari, antica regina dell’Adriatico.

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